Centro Storico dell' Aquila

Il Forte Spagnolo

Il Forte Spagnolo, conosciuto anche come Castello Cinquecentesco, è un classico esempio di architettura militare, seppur mai utilizzato per scopi bellici, ma piuttosto come residenza del governatore spagnolo nel XVII secolo, come alloggio per i soldati francesi nel 1800 e per le truppe di occupazione tedesche durante la Seconda Guerra Mondiale.

La fortezza è stata costruita nella prima metà del Cinquecento e ha una pianta quadrata con imponenti bastioni dalla caratteristica forma “a punta di lancia”, talmente solidi che avrebbero potuto resistere singolarmente agli attacchi eventualmente subiti dalla struttura centrale. I bastioni sono disposti verso i punti cardinali ed erano dotati di cisterne autonome per l’approvvigionamento dell’acqua.

All’interno ci ciascuno di essi si trovano le “casematte”, che proteggevano uomini e artiglieria, e le “contromine”, cunicoli che arrivavano alle fondamenta della struttura e servivano a bloccare le mine del nemico.

Punta di diamante della fortezza è il grande portale, sormontato da un’aquila bicipite, simbolo della Casa d’Austria, e dalla scritta “Ad reprimendam audaciam aquilanorum”.
Di particolare interesse, inoltre, sono i sotterranei della fortezza, che vennero per lungo tempo adibiti a carcere.

Il Castello è stato dichiarato monumento nazionale nel 1902 e nel 1951 ha subito un importante restauro, per poi ospitare il MUNDA, Museo Nazionale d’Abruzzo. All’interno dei saloni ha trovato posto uno scheletro fossile di Mammuthus Meridionalis, risalente a un milione e trecentomila anni fa, scoperto nel 1954 in una cava di argilla, poco lontano da L’Aquila.
Oggi la Fortezza è oggetto di interventi di restauro resi necessari dal sisma del 2009.

Smetti di cercare, sei arrivato.

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Piazza del Duomo

Piazza Duomo, o del Mercato, è la maggiore e la più importante delle piazze dell’Aquila. È il centro sociale e culturale della città, sede dei principali eventi cittadini. Ospita dal 1303 il mercato cittadino. Le sue dimensioni, 140 metri sul lato lungo e 70 metri su quello corto, per un totale di circa un ettaro d’ampiezza, la rendono una delle piazze più grandi d’Italia.

Di forma quadrangolare, è caratterizzata da un notevole dislivello che termina nella Cattedrale dei Santi Giorgio e Massimo, edificata nel XIII secolo e più volte restaurata. Su di essa si affacciano numerosi edifici storici ma nessun palazzo nobiliare, così che nessun conte possa mai dominare sullo spazio comune dei cittadini.
Nel medioevo, inoltre, la piazza ospitava l’olmo della giustizia dove si svolgevano le esecuzioni capitali.
Nel Quattrocento, sul lato meridionale della piazza erano presenti delle botteghe artigiane dette Le Cancelle, dalla tipica struttura con la porta che era usata anche come “vetrina” per la merce.

Dopo il terremoto del 1703, in seguito alla distruzione della precedente Confraternita del Suffragio, venne realizzata la Chiesa di Santa Maria del Suffragio (detta popolarmente chiesa delle Anime Sante), dotando dunque la piazza di ben due chiese.

Esplora nuove emozioni.

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Fontana delle 99 Cannelle

La fontana è costituita da novantatré mascheroni in pietra e sei cannelle singole, dalla maggior parte dei quali sgorga l’acqua.
Secondo la tradizione, le cannelle rappresenterebbero i novantanove castelli che, nel XIII secolo, parteciparono alla fondazione de L’Aquila.
A pianta trapezoidale di notevole impatto prospettico, originariamente era costituita da un elaborato sistema simbolico astrologico ripetuto anche nelle aggiunte del 1582 ad opera di Alessandro Ciccarone. La fontana si sviluppa su tre fronti ed è posta ribassata rispetto alla sede stradale; sul lato aperto termina con una scalinata che guarda la medievale chiesa di San Vito.

Al centro tra storia e natura.

Al centro tra storia e natura.

La Basilica di Collemaggio

Il complesso architettonico cui fa capo la basilica di Collemaggio sorge su una zona collinare della città dell’Aquila, al centro tra Porta Bazzano, il principale accesso urbico orientale, e l’ex-terminale del Tratturo Magno che da L’Aquila conduceva a Foggia. Secondo la tradizione l’edificazione del tempio fu voluta dall’eremita Pietro Angeleri da Morrone, che qui fu incoronato papa il 29 agosto del 1294 con il nome di Celestino V. Il santo monaco avrebbe ricevuto la richiesta di innalzare sul posto una chiesa in onore della Vergine Maria dalla Vergine stessa, apparsagli in una sosta sul luogo detto “Collemadio”, nel 1275, mentre il frate si recava al Concilio di Lione in Francia. Collemaggio, monumento simbolo del capoluogo abruzzese, racchiude in sé un insieme di stili diversi frutto di lunghe e differenti fasi costruttive nonché di numerosi restauri cui la struttura è stata sottoposta nel corso dei secoli. L’attuale aspetto medievale è frutto del radicale restauro condotto negli anni ’70 con il quale sono state completamente rimosse le aggiunte effettuate nei secoli XVII e XVIII.

Lungo la fiancata nord della basilica si apre la Porta Santa, così denominata nel XV secolo, in analogia con le Porte Sante romane legate ai riti dell’Anno Santo; essa risale al periodo appena precedente al 1397, anno di realizzazione dell’affresco contenuto nella lunetta, opera di Antonio da Atri, raffigurante la Vergine col Bambino tra San Giovanni Battista e San Pietro Celestino che mostra la Bolla della Perdonanza.
Ogni anno dalla sera del 28 a quella del 29 agosto la porta si apre per l’annuale Giubileo aquilano, durante il quale è attraversata da una continua folla di fedeli dediti a confessioni, veglie di preghiera e celebrazioni liturgiche. È interessante notare che essa sia stata collocata sulla fiancata e non sul fronte principale come di solito succedeva per le altre Porte Sante, il che starebbe ad indicare che sul prospetto principale, all’epoca della sua applicazione, si apriva il solo portale centrale, da cui la necessità di utilizzare a Porta Santa quello posto sul fianco.

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